Secondo Joseph Schumpeter la vera innovazione stava nel fare cose vecchie ma in modo nuovo.
Parliamo di un economista vissuto un secolo fa.
A ben riflettere l’attività di marketing non è altro che un migliorare aspetti che fanno parte della natura stessa di un’azienda, a partire dalla comunicazione fino alla cura del brand.
La maggior parte dei cosiddetti “consulenti” del Digital Marketing, che altro non sono che venditori che hanno cambiato solo il refrain delle loro trattative, non fa altro che avere in mente i servizi che può realizzare (lui o la propria azienda), e cercare il modo più opportuno per venderlo.
Fin dalla nascita del mio blog ho adottato un payoff: “Racconto il tuo business”.
La parte di ascolto del cliente non si esaurisce ai primi 15/20 minuti del primo incontro, ma è una fase costante e continua e che nella maggior parte dei casi detta anche i ritmi dello sviluppo di una strategia.
Io non devo vendere per forza, certo se ci riesco è meglio visto che di aria non si vive, ma devo necessariamente instaurare una relazione con il cliente, che è sì di natura professionale, ma deve essere legata da risultati, anche da risultati mancati ovviamente, ma la collaborazione deve essere pressoché totale.
In fondo se dal mio lavoro il cliente ha dei vantaggi economici avrà buone motivazioni per proseguire, quindi che senso avrebbe impostare una trattativa avendo già in mente una vendita e mascherarla da consulenza?
Nella testa non c’è e non ci deve essere un contratto da far firmare, ma un nuovo progetto che vedendo la luce, porti valore tangibile all’azienda, la quale si legherà a me e sarà contenta di farlo.
Non mi interessa fare un buon lavoro, a me interessa diventare indispensabile per i miei clienti.
Non sono un venditore, questo è ovvio, sono uno che vive la rete da quando è nata.
Ricordo ancora il suono del modem 56k collegato alla presa telefonica che faceva inevitabilmente lievitare la bolletta telefonica, e le nottate passate tra HTML e Javascript.
Ricordo il mio primo dominio registrato, l’emozione di vedere on line pagine scritte da me.
Sono passati vent’anni, ne ho viste tante, ma non sono ancora sazio anzi, se possibile rincaro sempre la dose con nuove sfide da affrontare, da solo o insieme a clienti coraggiosi e fiduciosi ai quali il mio grazie va ogni giorno.
Non parlo di soldi guadagnati (nemmeno tanti, non sono ricco e non mi interessa esserlo), ma il grazie è per avermi dato la possibilità di crescere, migliorare, sperimentare.
Sono in grado di sviluppare siti web o creare piani editoriali sui Social, di gestire campagne advertising e di fare post-produzione su foto e immagini, di ideare, sviluppare e gestire un Funnel e amo anche il Copywriting.
Tutte queste competenze le ho acquisite solo ed unicamente ascoltando le esigenze dei miei clienti, perché erano loro ad avere bisogno di tutto ciò, e dove non ero preparato, be’, ho investito tempo e soldi per diventarlo.
Ovviamente non so fare tutto, ma quello che so fare lo so fare bene.
Ecco, oggi il mio grazie va a loro, ai miei clienti passati presenti e futuri.
Non imparo qualcosa per il gusto di farlo, non mi interessa essere un “nomade digitale”, mi interessa vedere il sorriso stampato sul volto del cliente quando varco la soglia della porta della sua azienda.
Non sono ricco e non mi interessa esserlo, ma la notte dormo sereno e lì fuori, almeno tra i clienti (passati e presenti) non ho nemici.