Sono tanti gli imprenditori che non sanno cosa sia il “marketing”.
Quando spiego il mio lavoro a qualcuno di essi, la maggior parte mi risponde: “ah ok, è fare pubblicità”.
Non è colpa di nessuno se non della italica storia, nel vero senso della parola.
In Italia non si fa marketing, si fa pubblicità, da sempre.
Quando negli anni ’60 il marketing decollava negli Stati Uniti d’America, a causa della molteplicità di aziende che offrivano gli stessi prodotti e dunque c’era l’esigenza di differenziarsi dalla massa, in Italia stavamo ricostruendo un paese devastato dalla guerra terminata solo una decina di anni prima, e non c’era bisogno di fare marketing perché il mercato chiedeva di tutto e comprava di tutto.
Quindi ci sta che oggi regni la confusione tra “marketing” e “pubblicità”, siamo figli di quella cultura.
Era chiaro che quel sistema non poteva reggere, e infatti non regge più. E’ tempo che le cose cambino, prima di ritrovarci a dover rincorrere un mondo che corre veloce, e molto (in realtà siamo già indietro, ma prendere coscienza è già un buon inizio).
Generalmente la pubblicità tende a concentrarsi sul prodotto, il marketing parla dell’azienda. C’è differenza.
A meno che tu non venda un prodotto/servizio esclusivo, fare pubblicità può essere un’arma a doppio taglio, perché quel prodotto, conosciuto con la pubblicità pagata da te, io posso comprarlo da un altro, specialmente se sono uno di quelli che cerca sempre il risparmio, quindi bastano pochi euro di differenza e il gioco è fatto; non solo perdi una vendita, ma favorisci la concorrenza.
Fare marketing vuol dire entrare nella testa delle persone come unica scelta possibile, perché l’attenzione della strategia non è verso il prodotto ma verso la tua azienda, il tuo negozio, la tua palestra, il tuo studio ecc.
Oggi l’errore più comune è quello di volersi presentare sul mercato come gli esperti di tutto.
Esempio: hai un centro estetico? Bene, scommetto che stai pubblicizzando (se lo stai facendo) tutto ciò che offri, dall’epilazione al trattamento unghie, dalla cura del viso al solarium, passando per la rimodellazione del corpo.
Quale sarebbe il tuo elemento differenziante? Non sono forse questi i servizi che offre un “normale” centro estetico? Perché dovrei scegliere il tuo centro piuttosto che un altro?
Capisci cosa intendo? Manca un elemento fondamentale: il tuo plus! Manchi tu!
Sei un carrozziere? Scommetto che anche tu stai pubblicizzando (idem, se lo stai facendo) tutto ciò che fai, dalle riparazioni alle verniciature, dalla tappezzeria al car tuning. Praticamente tutto ciò che fa una “normale” carrozzeria.
“Ah ma io ho vent’anni di esperienza”, “ah ma io uso prodotti che altri non hanno”…. quante frasi così mi sento dire ogni giorno, però poi a seguire …. “bè certo qualche cliente in più non guasterebbe”.
Praticamente è una gara a chi “urla” di più.
Per non parlare poi del fatto che lo stai urlando a tutti.
Ad esempio: tu mi dici che fai verniciature per auto, ma ti sei chiesto se io abbia la macchina? Oppure mi dici che fai ricostruzione unghie, ma io sono un uomo!
Stai pagando per farti vedere da tutti, o solo da coloro che potrebbero essere interessati a te? Stai ottimizzando il tuo investimento?
Bene, questi sono spunti di riflessione che sperano facciano un po’ di breccia nella tua testa e ti portino a cercare una strada per far si che il tuo business possa respirare a pieni polmoni, perché sappi che non saranno i tuoi “vent’anni di esperienza” a salvarti, lì fuori è una lotta continua, e non sempre vince il migliore ma chi sa raccontarsi meglio.
Un abbraccio!