Lo so, sono colpevole.
Un blog vive di articoli, senza di essi non va da nessuna parte.
Ammetto di non riuscire a pubblicare articoli con la giusta frequenza, che dovrebbe essere almeno di uno a settimana. Io invece sono qui a scrivere dopo mesi.
Può bastare a mia discolpa il fatto che lavoro ininterrottamente su nuovi progetti?
Può bastare a mia discolpa il fatto che anche se non scrivo articoli creo altro materiale (video, tips, ecc.)?
No, non può bastare.
Devo scrivere anche articoli, punto e basta.
Il bello è che gli argomenti non mi mancherebbero, perché a fornirmeli sono gli stessi clienti (o prospect) che incontro nel mio percorso.
Ma poi il tempo manca, e quando riesco miracolosamente a trovarlo, lo impiego in qualche progetto personale (sto scrivendo un libro, lo finirò mai?).
Bene, fatto il mea culpa, di cosa parliamo?
Di un’usanza italica: prima faccio il sito, e poi …. e poi si vede. Suona familiare?
Ebbene sì, parliamo di siti web: quando un sito web si può dire che funzioni?
La risposta è una: quando raggiunge l’obiettivo per cui è stato costruito.
E sapete perché la maggior parte dei siti web (soprattutto in Italia) non funziona?
Perché non sono stati fatti per raggiungere un obiettivo, per il semplice motivo che questo obiettivo di fatto non c’è.
In Italia quando si realizza un sito web non lo si fa stabilendo un obiettivo, ma riponendo in esso la speranza che tale obiettivo venga raggiunto, non si sa per quale misterioso motivo, ma è così.
E’ paradossale, surreale, ma è così.
Riusciremo mai a dare il giusto ordine ad un processo?
Primo: obiettivo
Secondo: strategia
Terzo: sito web
Ripeti insieme a me: obiettivo-strategia-sito web.
Ci sei? Bene, ora dimmi, tu quando hai commissionato il tuo sito web (che non vede nessuno), hai fatto così?
Tac! Colto in flagrante!
Bene, ti ho dato abbastanza motivi per odiarmi? Ho girato bene il coltello nella piaga? Sanguini abbastanza?
Lo so, ti vedo già che dici: ”ma doveva dirmelo chi me lo ha fatto….”
E qui la situazione peggiora, perché appunto: chi te l’ha fatto? Tuo cugino? L’amico di tuo cognato? Tuo cognato?
Ma no, l’ha fatto un esperto web designer (magari tuo cugino lo è per davvero).
Il fatto vedi è che il web designer non è un consulente marketing.
Ognuno ha un ruolo in questo processo, il web designer è una figura fondamentale e di alto livello, ma non basta.
Chi progetta una casa, non è la stessa persona che poi la realizza. O no?
Anche per il sito web è così. E’ finita l’era del sito vetrina (a me questo termine ha sempre fatto tenerezza).
Ho parlato di processo? Quale processo?
Il processo decisionale di acquisto, le azione che il tuo cliente oggi (e sottolineo OGGI) compie prima di giungere all’acquisto del tuo prodotto.
Le conosci? Il tuo sito le favorisce? Tracci il comportamento dei tuoi visitatori?
Un sito non è una vetrina statica, ma uno strumento di marketing articolato e complesso che deve adattarsi continuamente, e nell’era dei Social Network che possono portare molto traffico al tuo sito (pagando ovviamente), tu devi per forza di cose prendere in seria considerazione che se il tuo business passa dal sito, questo deve essere in linea con esigenze, abitudini e desideri dei tuoi clienti.
Da qui non si scappa, è così. Punto.
Mi odi abbastanza? Dai, il caffè se mi chiami lo offro io.
Basterà?