Messe alle spalle le feste natalizie, e salutato con entusiasmo (spero) il nuovo anno, riprendiamo i nostri appuntamenti con spunti, riflessioni e consigli.
Oggi parliamo di …. Soldi!
Un’attività di marketing on line non può prescindere da un budget pubblicitario da destinare ad attività sponsorizzate, qualunque sia l’obiettivo.
Che tu debba vendere prodotti sul tuo e-commerce, incrementare le visite nel tuo negozio fisico o aumentare contratti per i tuoi servizi professionali, senza un’attività pubblicitaria non andrai molto lontano.
Ma come fare per capire quanto investire e se tale investimento è sostenibile? Cerchiamo di fare chiarezza, nei limiti del possibile.
Intanto per semplicità focalizziamoci su una sola fonte di traffico, e scegliamo Facebook.
Gli scenari di partenza sono due:
- hai uno storico di riferimento
- non hai alcun dato.
Il primo caso in parte può essere un vantaggio, ma dipende comunque dal tipo di attività che è stata svolta in precedenza; se si tratta di attività fatte in modo professionale allora hanno un peso specifico anche importante, se siamo di fronte ad attività fai-da-te, allora è come non avere alcun dato, o quasi.
Nel secondo scenario siamo di fronte ad un punto di partenza assolutamente senza dati, quindi occorre iniziare a raccoglierne per poter fare una stima della cifra che si dovrà investire.
L’unica strada è fare dei test, non ci sono alternative.
Se siamo su audience inferiori alle 100.000 persone, quindi attività locali, una buona fase di test può essere fatta anche con 15 euro al giorno per 30/40 giorni.
Su audience più alte bisogna valutare caso per caso, ma se si tratta di e-commerce, quindi su scala nazionale, dovremmo stare almeno sugli 80/120€ al giorno. Ma ripeto, dipende molto anche dal settore.
A che serve esattamente il test?
Innanzitutto a capire quanto ci costa una conversione, cioè un risultato che vogliamo ottenere (una visita al sito, la visione di un video, la compilazione di un modulo, una vendita da carrello, ecc), il CPM, cioè quanto ci costano 1000 impression (visualizzazioni) e un’idea di massima sui costi copertura (persone raggiunte).
Tali dati andranno poi parametrati con il costo medio del prodotto/servizio che offriamo e naturalmente il tutto dipenderà poi dal valore di conversione finale all’acquisto.
Una volta acquisiti dati a sufficienza, potremmo dunque stabilire un budget da destinare all’attività pubblicitaria e, cosa molto importante, capire ancor prima di iniziare, se l’investimento è sostenibile per l’azienda.
Questo non è un elemento da trascurare, soprattutto se non si ha alcuna esperienza pregressa e dunque si è all’oscuro dell’ammontare dell’investimento da sostenere.
L’esperienza ci ha messo di fronte a molte aziende che partendo da zero, e senza un’analisi dei costi da sostenere, si sono lanciate in attività pubblicitarie bruciando letteralmente soldi senza ottenere nulla, per poi scoprire che magari con gli stessi investimenti si sarebbe potuto fare un tipo di attività diversa, sempre on line ovviamente.
Già, perché quello che molte aziende (giustamente) non sanno, e che oggi esistono diversi modi per sfruttare i canali digitali, direi quasi per “tutte le tasche”, l’importante è sempre avere coscienza di quanto si sta investendo in rapporto al mercato di riferimento, e porsi di conseguenza obiettivi credibili.
Nei prossimi appuntamenti vedremo di sviluppare qualche strategia replicabile che ha già dato risultati o che li sta dando tuttora.
Alla prossima.